SVD Voices: Dania Macias

Uno sguardo all’evoluzione naturale di Dania Macias in DANIA e al suo avvicinarsi alla musica. Una perfezionista che non forza le cose, un'artista dallo spirito senza tempo che si rispecchia nella sua musica, in cui si apprezzano il suo stile e la sua sensibilità audace.

 

Nata e cresciuta in Germania da mamma cubana e papà tedesco, Dania è una modella ma abbiamo voluto capire il come e il perché abbia deciso di condividere la sua voce e i suoi testi con il mondo, e come è arrivata la vocazione. DANIA ha pubblicato il suo EP di debutto, ONE OF ONE, con un sound che ricalca le radici dell'hip-hop giocando con suoni latini e melodie jazz.

 

La musica è un linguaggio nuovo e recente per te? Quando te ne sei resa conto, e come?

La musica è sempre stata un linguaggio familiare, ma parlarlo e scriverlo è una novità. Ho già frequentato studi musicali, in passato, e ho avuto amici che vedevano in me una sorta di talento, ma ogni volta che mi davano il microfono in mano non me la sentivo, o non sentivo una connessione con ciò che mi proponevano di cantare. Ho avuto una chiara visione nel momento in cui ho iniziato a scrivere e registrare le mie canzoni, due anni e mezzo fa.

 

Hai detto di esserti sentita vista, visibile. Come ti senti quando ti ascoltano?

Questo risale alla mia infanzia. Sono cresciuta in una piccola città vicino ad Amburgo, in Germania, dove era facile per me sentirmi al centro dell’attenzione dal momento che tutti gli altri bambini erano bianchi. Non è necessariamente un bel modo di distinguersi, ma di sicuro ho imparato a farlo. Dire cose che possano ispirare le persone a pensare fuori dagli schemi è una cosa che ho sempre sostenuto, e che apprezzo più dell'essere semplicemente vista. Le mie parole, teoricamente, potrebbero ispirare qualcun altro a cambiare il mondo.

 

Cosa significa ONE OF ONE? Quanto è letterale il significato?

Chiaramente OOO è un EP che parla di sentirsi sicuri di ciò che “Dio” ci ha dato. Durante la sua realizzazione ho capito quanto sia importante: 1) conoscere il proprio valore e 2) essere indipendente. E così, mentre cercavo di essere all'altezza di entrambe le cose, ciò che tiravo fuori è diventato un modo per realizzarle davvero. Per questo motivo, il titolo è da intendersi in senso molto letterale: se non ti senti unico, “ONE OF ONE”, non sarai mai il numero 1.

 

Quali suoni,  ritmi e strumenti troviamo nell'EP?

Non amo etichettare il mio sound, perché penso che non rientri in nessun genere specifico, e in realtà mi piace la sfida che ne deriva. Ma è chiaro che le maggiori influenze sono l'hip-hop e il rap. Ho fatto in modo che anche la ragazza isolana che è in me si sentisse a casa nel progetto, per questo sono presenti anche suoni jazz e latini.

 

Quale pensi sia il tema più ricorrente nelle tue canzoni?

Non ce n’è solo uno, quindi non so come rispondere a questa domanda.

 

Parlaci dello spagnolo nelle tue canzoni.

Ho un rapporto molto personale e intimo con la lingua spagnola. Sono cresciuta con lo spagnolo di mia madre e lo parlo fluentemente, ma dalla sua morte ho come un blocco interiore quando lo uso con degli sconosciuti. Il microfono mi ha sicuramente liberato da questo blocco, almeno in parte. Con il brano H.UPMANN, solo per essere riuscita a tirar fuori le parole, ho guarito molte ferite che mi portavo dietro dall’infanzia.

 

 

Chi ti ispira maggiormente?

La mia fonte d'ispirazione è Kid Cudi. Pur seguendolo da circa 14 anni, non mi sono mai sentita una fan super ossessionata, al contrario, sento di far parte di una comunità che mi capisce, formata da persone che non hanno paura di guardarsi dentro e di provare sia il dolore che la gioia - una cosa che apprezzo molto. Kid Cudi mi ha sicuramente salvato la vita diverse volte e gliene sono molto grata.

 

Ti eri resa conto di star costruendo DANIA, la cantante, durante la composizione di questo EP?

In realtà non pensavo alla costruzione di un personaggio durante la realizzazione dell'EP, ma completandolo ho capito di volermi assicurare che ci fosse una differenza tra “Dania Macias”, che la gente conosce principalmente per il lavoro da modella, l’estetica e lo stile, e "DANIA". Volevo che questa fosse la mia introduzione al mondo come artista.

 

A questo proposito, cosa ne pensi della creazione di un'identità visiva per la tua musica?

Mi piacciono le cose minimaliste e senza tempo, ecco perché non sento il bisogno di essere al passo con le ultime tendenze o di stressarmi per creare un personaggio che sia più astratto rispetto a ciò che sono e a ciò che mi piace indossare. In questo momento mi sto concentrando sull'esplorazione di ciò che produco in termini di parole e suoni.

                            

 

Domande veloci, risposte brevi:

 

Descrivi il tuo EP ONE OF ONE con delle immagini.

Acqua sotto forma di mari lucenti e lacrime salate, pelle, vergogna e confronto senza paura. Un ritmo che colpisce, balli sfrenati e schiocchi di dita. Le grida di New York e i canti dell'Avana. Il blu reale.

 

Cosa e quanto tempo ti ci è voluto per prendere in mano il microfono per la prima volta?

Ci sono voluti 23 anni, fino all'estate del 2020 - un anno folle, come tutti sappiamo. È accaduto dopo essere andata con un amico a casa di Noah, responsabile dell’intera produzione del mio EP e musicista incredibile. La mia vita scorreva tranquilla, fino a quando questo amico mi ha chiamata per chiedermi se potevo venire ad ascoltare quello che lui e Noah avevano composto. Non mi aveva mai chiesto nessun favore, perciò non potevo dirgli di no. Ho subito amato la musica, mi ci sentivo in sintonia. Non ci è voluto molto perché mi dicessero: «O te la dedichiamo o prendi tu in mano il microfono». Ovviamente ho scelto il microfono. Per un po’ di tempo ho fatto parte di una band con loro due, e ora eccomi qui. 

 

Come modella, sei sempre in viaggio. Come persona, sei un po' nomade. Cos’è che ti fa sentire a casa ovunque tu vada?

Sono sempre in contatto con le persone che amo e le chiamo dall'hotel o dal luogo in cui alloggio. Ma ciò che mi fa sentire con i piedi per terra è sicuramente la mia testa. I miei pensieri e le mie idee sono l'unica cosa che nessuno può portarmi via, e credo che questo sia molto importante.

 

Cosa del tuo stile ti fa sentire sicura e agguerrita, oltre a farti entrare nel personaggio?

Penso che lo stile non derivi necessariamente da abiti specifici o dal trucco, ma da come ti muovi e da come parli. Mi sistemo il più possibile e lascio che sia la mia energia a parlare. E poi ci sono i miei stivali tabi, che non mi hanno mai deluso.

 

Cosa ti aspetta in futuro?

Vedremo! Non voglio promettere niente. Soprattutto perché con la musica può succedere che un giorno ti senta sicurissima di voler pubblicare una canzone o un video, e il giorno dopo ti sembri la peggiore idea di sempre. Non deve esserci pressione nell'arte, bisogna sentirla davvero.

 

Hai qualche progetto per il futuro? Quali sono i tuoi obiettivi e quale vorresti raggiungere più di tutti? 

Come artista, credo di essere in continua evoluzione, quindi per me non esiste un "obiettivo" finale in questo senso. Ho molte idee che voglio realizzare e trasformare in qualcosa di significativo, ma soprattutto voglio spendere meno tempo online, comunicare di più con le persone, esprimermi onestamente e avere un impatto, universo permettendo.

 

Se potessi viaggiare indietro nel tempo, a quale concerto non rinunceresti? 

Vorrei dire Marvin Gaye, ma in realtà se avessi la possibilità di vedere MJ esibirsi dal vivo non me lo perderei per nulla al mondo.

 

Pensi di sapere chi sei a questo punto della tua carriera di modella e cantante?

“Chi” sono non è mai stato un problema. È il “cosa” faccio che mi sembra assolutamente folle, a volte, perché ironicamente penso di avere un'idea di ciò che voglio, ma non c'è mai la garanzia che le cose vadano così. Una cosa che so per certo è che ci sto mettendo anima e corpo. Vado avanti e vedo come andrà a finire.

                        

 

Intervista: SVD

Artista: Dania Macias

 

 

SVD Voices: Dania Macias