Tetsu Nishiyama, il doppio sparo di WTAPS

    Tetsu Nishiyama, foto de WTAPS

    Per capire le origini di Tetsu Nishiyama bisogna tornare alla nascita dello streetwear giapponese, una seconda ondata di grandi nomi del design tra cui Keizo Shimizu (Needles), Shinsuke Takizawa (NBHD), Hiroshi Fujiwara e Nigo.

    Molti di questi marchi emersero come elementi di attivazione del quartiere di Harajuku nei primi anni ‘90. Basandosi su una leggenda urbana secondo cui un nuovo prodotto deve modificare almeno il 40% di un design precedente, Tetsu Nishiyama creò FPAR (Forty Percents Against Rights), un marchio che utilizzava il concetto di bootleg per sviluppare e comunicare nuove strategie. Fanzine e riviste straniere, cartoline e volantini della metropolitana trasformati in collage, capi dallo stile DIY, modelli ereditati dall'hip hop e dalla guerriglia urbana che si sono spostati verso la sostenibilità e il riciclaggio.

    Forty Percent Against Rights

    Nel 1996 Tetsu Nishiyama creò WTAPS, in cui il lifestyle lasciava spazio al prodotto. Un nuovo marchio in cui i riferimenti a design e termini militari furono la base sulla quale costruire storie di materiali ad alte prestazioni e disegni orientati all'utilità. Il nome stesso del marchio, WTAPS, si riferisce a un tipo di doppio sparo in cui il secondo proiettile penetra nello stesso punto del primo. E sì, il primo proiettile fu FPAR. 

    Inizialmente WTAPS venne costruito all'insegna del motto "Placing things were they should be", come tentativo di abbandonare il design alla ricerca di funzionalità senza artifici, ma a un quarto di secolo dalla sua creazione, si è evoluto per includere nuovi concetti. Al di là dei classici riferimenti ai modelli militari, in WTAPS si può trovare parte dell'artigianato giapponese e del taoismo.

    WTAPS nov 2000, Asayan Magazine

    Con il rinato FPAR, ma anche WTAPS e il suo ultimo marchio, Descendant, Tetsu Nishiyama ha cercato di mantenere il fulcro delle sue idee vicino a Tokyo, ma è anche riuscito a crescere grazie a collaborazioni con adidas, Vans, Nike, Supreme e Stüssy. Senza affidarsi alle mode o alle tendenze, adattandosi a quelle origini che riescono a evolversi senza perdere la propria essenza.