PAVVLA: Alter ego e l’evoluzione della musica

Con la pubblicazione nel 2006 del suo primo album "Creatures", Paula Jornet - alias PAVVLA - si è classificata come uno dei nuovi talenti indie più importanti della Spagna. Da allora l'artista catalana ha continuato a creare sonorità mozzafiato, pubblicando nel 2018 l'acclamato secondo album "Secretly Hoping You Catch Me Looking" ed esibendosi in luoghi e festival di tutto il mondo. 

Abbiamo parlato con la cantautrice prima della sua performance al Nits del Forum, in collaborazione con adidas, per farci raccontare della sua crescita come artista, della scena musicale indie e dei concerti nell'era della pandemia.

Sei passata dalla recitazione alla musica, cosa ha ispirato questo cambio?

Non direi che sono passata dalla recitazione alla musica, piuttosto è che adesso ho la fortuna di potermi dedicare anche alla musica. Ma lavoro ancora in entrambi i settori. La musica è sempre stata un mio hobby e la scrittura una mia passione. Nel 2016 ho visto l'opportunità di fare un album e dei concerti, e mi ci sono buttata! E sono contenta di averlo fatto, perché ha portato cose belle nella mia vita.

Pavvla è l'alter-ego di Paula Jornet, quali sono le principali differenze tra le due? 

Pavvla è il nome di questo progetto musicale e a essere sincera è una benedizione poter salire sul palco a cantare e ballare per un po', ed essere semplicemente questo personaggio che racconta storie!

Hai pubblicato due album, Creatures nel 2016 e Secretly Hoping You Catch Me Looking nel 2018. Puoi accompagnarci all’interno del tuo processo creativo? Hai affrontato ogni album da una prospettiva diversa?

Per me scrivere è molto terapeutico e scrivo quasi più per me stessa che per un album. Entrambi gli album sono una fotografia di come mi sentivo emotivamente e delle circostanze in cui mi trovavo mentre li scrivevo. Dopo averli prodotti, penso che diventi anche molto evidente cosa stavo ascoltando in quel momento o cosa mi ispirava di più. Mi piace pensare agli album come un tentativo di conservare i ricordi in formato musicale.

Come descriveresti la scena musicale indie in questo momento? Come pensi che andrà in futuro?

Credo che siamo in un momento in cui i generi musicali si stanno incrociando più che mai e questo mi piace. Non avere etichette. I gruppi indie sono in grado di produrre quello che una volta chiamavamo Pop, che oggi è l'R&B e l'Hip-Hop del passato. È molto interessante vedere come cambia la musica. Non so dove andrà a finire, ma sono sicura che continuerà ad evolversi rapidamente, grazie ai social media e a internet.

La pandemia globale ci ha costretti ad adottare nuove misure agli eventi, pensi che questo avrà un effetto duraturo sugli spettacoli dal vivo?

Sì, penso che finché non avremo un vaccino e non torneremo alla normalità totale, il settore culturale ne risentirà. Spero che quando tutto tornerà come prima, pubblico e artisti insieme saremmo in grado di aiutare il settore a recuperare quello che ha perso in questo periodo. 

Se sei a Barcellona, puoi assistere al concerto dal vivo di Pavvla con María Escarmiento a Nits del Primavera, domenica 13 settembre. 

 

Foto per gentile concessione di Pavvla

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