Orville Peck si nasconde dietro una maschera. La strategia non è nuova: anche Daft Punk, The Residents e MF Doom hanno preferito nascondere i loro volti, parlare attraverso la loro musica e il loro stile, che nel caso di Orville Pack è un sincretismo country in cui si mescolano Johnny Cash, Chris Isaak, l'immaginazione visiva di David Lynch e gli impossibili abiti di Porter Wagoner. Il tutto dietro una maschera.
Ciò che Orville nasconde è un nome, rivelato da una rapida ricerca su Google. Ciò che mostra è una maschera fatta a mano da egli stesso, un oscuro riferimento alle sue origini sudafricane dove le maschere fanno parte della cultura. Una di quelle occasioni in cui una maschera e un occhio allenato permettono di identificare al di là di ciò che nasconde.
Orville Peck rifiuta il mistero come strategia per allontanarsi dal pubblico. La sua maschera gli permette di scrivere testi estremamente personali, in cui è facile trovare riferimenti intimi. Un velo che, nascondendo il suo volto, gli permette di entrare in un mondo all’apparenza alieno.