Nike Blazer JUMBO. The Swoosh gets big and bold

Identificare gli elementi chiave e amplificarli al massimo. Con uno slogan apparentemente semplice, il team di progettazione di Nike ha intrapreso la rivisitazione di un classico della marca, la Nike Blazer Mid '77.

 

Scarpa che vince non si cambia, direbbero alcuni. E se la scarpa vince, occorre spingerla ancora più al limite, dice Nike. E ci riesce come nessun altro.

La prima scarpa da basket di Nike vanta un'eredità storica che va di pari passo con una costante capacità di rinnovamento. Dalla sua nascita nel 1972, la Nike Blazer si è adattata a diversi contesti per catturare l'essenza di ogni periodo con nuovi materiali, funzionalità e stili. E ora arriva in una nuova interpretazione

Il team di progettazione di Nike, guidato da Julie Inderbitzin, aveva il compito di rispettare le linee della Blazer Mid '77 (forse la versione più popolare), aggiungendo però una componente giocosa che la rendesse un sneaker funzionale, attiva e moderna. Il processo non è stato facile.

 

I materiali dovevano essere il principale punto di contatto con le sue origini. La Blazer ha un rapporto molto diretto con i consumatori, che raccontano le loro esperienze attraverso di essa; per ricordare la sensazione della scarpa originale, sono stati mantenuti i materiali abituali, come la pelle della tomaia e il camoscio dei dettagli sul puntale, ma con l’aggiunta di componenti elasticizzati.

Il secondo passo è stato quello di esagerare la giocosità. Il nuovo modello doveva essere indossato e sfilato facilmente, un concetto che Nike ha saputo sviluppare nella sua linea FlyEase. In questo caso, il team ha progettato un pannello posteriore elastico e due linguette che permettono alla scarpa di entrare rapidamente in azione.

Raggiunti gli obbiettivi di facilità di calzata e sensazione classica,  qual era il passo successivo? Spingere la scarpa al limite, amplificandone gli elementi chiave.

L'apparente semplicità della Blazer facilitò l’identificazione di tali elementi: puntale, lacci e Swoosh. Il logo identificativo di Nike è stato quindi ingrandito, richiamando oscuri modelli degli anni 90 (chi ricorda l'Air Grudge?). Come molte di quelle scarpe, l'enorme Swoosh è asimmetrico e presenta una doppia personalità:  sfacciato all'esterno e “timido” all’interno, nascosto sotto gli occhielli.

Il tocco finale è la suola ispirata all’originale, creata per il basket ed evolutasi per un uso generale. Le texture esagerate della suola non solo riflettono il linguaggio estetico della JUMBO, ma forniscono anche una migliore presa su superfici difficili, adattandosi a qualsiasi condizione. 

 

Impattante e travolgente, la Nike Blazer JUMBO è anche l'amplificazione di due icone, la Blazer e lo Swoosh, ora con un look divertente.

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 Testo: SVD

Foto: SVD & Nike